La cicoria è un alimento che può garantire una serie di vantaggi in gravidanza. Si tratta di una verdura dalle proprietà nutritive, ricca di sali minerali, vitamine e fibre. Ma quali sono i suoi effetti sulla salute della madre e del bambino? Scopriamo insieme i benefici e le possibili controindicazioni di questo ortaggio.
I benefici della cicoria in gravidanza
La cicoria rappresenta un alimento ricco di sali minerali come ferro, calcio, potassio, magnesio e manganese. Contiene inoltre vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina K e vitamina E. Ma non è tutto. Si tratta di una verdura ricca anche di fibre, che aiutano a regolarizzare l’intestino e a prevenire la stitichezza. In particolare, la cicoria è un ottimo rimedio contro i gonfiori e le difficoltà digestive tipiche della gravidanza. Inoltre, contiene flavonoidi che agiscono come antiossidanti e svolgono un’azione protettiva nei confronti della madre e del bambino.
La cicoria apporta benefici anche al sistema immunitario, grazie alla presenza di vitamina C e di minerali come zinco e selenio. Inoltre, grazie al suo elevato contenuto di vitamina K, può aiutare a prevenire l’anemia. Infine, la vitamina A è importante per la crescita e lo sviluppo del feto.
Controindicazioni della cicoria in gravidanza
Mangiare cicoria in gravidanza è generalmente considerato sicuro, ma è bene ricordare che non tutti i cibi sono adatti per la madre e il bambino. Per esempio, la cicoria deve essere evitata se la donna soffre di ipertensione, di diabete gestazionale o di allergie. Inoltre, la cicoria può contenere sostanze chimiche come il nitrato, che può essere nocivo per la salute del feto. Per questo motivo, è importante scegliere solo cicorie fresche e biologiche.
Inoltre, è bene evitare di mangiare cicoria cruda in gravidanza. La cottura riduce il contenuto di nitrati e quindi la cicoria cotta è più sicura. La cicoria può essere consumata in insalata, ma è meglio evitare i condimenti troppo grassi. È inoltre possibile cuocere la cicoria in padella o in forno, con l’aggiunta di un po’ di olio extravergine di oliva.
Conclusione
La cicoria è un alimento ricco di nutrienti che può fornire una serie di benefici in gravidanza. Tuttavia, è importante seguire alcune regole di sicurezza per evitare possibili controindicazioni. Per questo motivo, è sempre consigliabile parlare con il proprio medico prima di iniziare ad assumere cicoria durante la gravidanza.
In questo video esamineremo i benefici e le controindicazioni della cicoria durante la gravidanza. Scopriamo insieme cosa dicono gli esperti su questo alimento.
Altre questioni di interesse:
Quando non mangiare la cicoria? Risposta
Non dovrebbe mangiare cicoria se soffre di ulcera gastrica o di duodeno, perché il suo consumo può aggravare la situazione e causare dolori altrimenti insopportabili. Inoltre, se si è allergici ai fiori di cicoria, è meglio evitare di consumarla in qualunque forma nella quale venga presentata. Se si sta assumendo una terapia farmacologica, è sempre meglio chiedere consiglio ad un medico prima di prendere la cicoria anche come rimedio naturale. E’ interessante sapere che la cicoria è una buona fonte di vitamine e minerali ma, come tutte le cose, il suo consumo deve essere moderato e se ci sono problemi di salute, si dovrebbe evitare di mangiarla.
Quale verdura evitare in gravidanza durante la gestazione?
Durante la gravidanza, è importante evitare verdure a foglia verde come cavolo, spinaci e bietole. Queste verdure contengono elevate quantità di acido folico, che è importante durante i primi tre mesi di gravidanza, ma in quantità eccessive può interferire con l’assorbimento del ferro. Inoltre, queste verdure possono contenere pesticidi e altre sostanze chimiche che potrebbero essere pericolose per il feto. È importante scegliere verdure biologiche e lavarle accuratamente prima di consumarle. Altre verdure che dovrebbero essere moderate nella dieta durante la gravidanza sono i pomodori, poiché contengono un alto grado di acido citrico che può causare bruciore di stomaco, e le patate dolci, in quanto contengono elevate quantità di vitamina A che potrebbe essere tossica per il feto se assunta in quantità eccessive.